Una bellissima iniziativa all’interno del museo di Milano, in Via Sant ‘ Andrea, tantissime foto e pagine di giornali che raccontano le drammatiche giornate del triennio della grande guerra, i proclami e le foto delle fabbriche riconvertite per aiutare lo sforzo bellico, le facce e la lotta di chi quella guerra non la voleva, immagini incredibili, piazze piene di gente che non capiva, ma inneggiava alla guerra, insomma una bella mostra per capire che certi errori non andrebbero più commessi, Buona giornata e Buon Viaggio
Travel With The Wolf 
Vado domani con mio figlio … vedo che ne vale la pena … scusa Massi, hai avuto modo di vedere le foto della storia delle Martinit… l’orfanitrofio per via Dante e limitrofe ? Io l’ho visionata a Maggio… me ne sono innamorata. Devo vedere se c’è ancora.
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Non l’ho vista , ma adesso cerco sul sito se c’è ancora , magari facciamo ancora in tempo
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Perché ti ho scritto a Martinitt quando era il Trivulzio? Scusa massi. A volte fó cilecca di memoria. 🤦🏻♀️
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Infatti non ho trovato nulla 😀😀😀, ma non preoccuparti , capita , invece quella del Pio Albergo Trivulzio me ne ha parlato mia moglie ….vedremo
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Bene! Ti piacerà. 🤗
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dovremmo ricordare meglio, farebbe molto bene
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Si ma se dimentichiamo quello che abbiamo fatto prima di mezzogiorno , figuriamoci quanto accaduto un secolo fa , per questo bisogna informarsi ed è faticoso
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lo so, ma non bisogna mollare, già siamo ai playout della civiltà
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Io non mi adeguo e perseguo i miei ideali cercando di migliorarli
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I politici ancora oggi adorano avere a che fare con gente che non capisce.
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Ma i politici siamo noi , lo siamo sempre stati siamo quelli che vogliono sentirsi dire certe cose , invece dovremmo fare in modo che a migliorare sia tutto il nostro sistema iniziando da noi stessi
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Non è facile.
Culturalmente siamo nel bel mezzo di una cultura “relativistica” dove tutto ruota intorno all’io e dove tutto è parametrato alla propria persona ed al proprio modo di pensare.
Questo porta da una parte a una indipendenza di pensiero e spirituale (anche religiosa) dall’altra ad una ristrettezza di vedute e di orizzonti.
Non si leggono libri, non si ha la curiosità di sapere, le informazioni ci trovano come recettori “passivi” e non “attivi”.
Vedo difficile, a meno di un “rinascimento” culturale, una rapido cambiamento nel pensiero comune.
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Il livello culturale di questo paese è in totale regressione , ma già da un secolo , si leggono solo i titoli , nessuno a voglia di perdere tempo a leggere l’articolo dove scopre che il titolo era assolutamente e il più delle volte forviante , purtroppo gli ultimi trent’anni sono stati deleteri sotto ogni punto di vista e la mia generazione , che oggi parla di politica senza capire assolutamente nulla di niente , non si ricorda di quanto poco si interessava ai fatti del paese sino a una decina di anni fa , per essere onesti e civili non basta cambiare il voto
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Io associo molto di questo decadimento alla entrata politica di Silvio.
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E non solo tu K , la decadenza inizia secondo me alla fine degli anni ottanta quando lo zio Bettino chiamava La Milano da bere , nel senso che se la stavano bevendo tutta , poi il cavaliere ci ha messo tutto il peggio del suo repertorio , ma in realtà questo popolo non ha bisogno di buoni esempi , neanche di cattivi è semplicemente il suo livello
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“regalo porco adulto” anche oggi!
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