Tecnicamente la prima città che ho visitato al di fuori dei confini dell’Italia è Ginevra, ma avevo 8 anni e ricordo veramente poco a parte il lago e il suo famoso Jet d’eau.
La mia prima città è stata Goteborg, città nel sud della Svezia, dove con la squadra nella quale militavo abbiamo partecipato alla Gothia Cup, un grandissimo torneo di calcio giovanile al livello mondiale. La città, la seconda città della Svezia dopo la capitale Stoccolma si trova sulla foce del fiume Göta älv ed è anche il porto più grande della Scandinavia, qui è nata la Volvo e qui la grand ecasa automobilistaca ha ancora la sua sede. A Goteborg ci sarei andato anche nel 1990, fu la base del mio primo on the road in assoluto, partimmo dall’Italia in macchina un fine luglio per arrivare nella città svedese due giorni dopo, dopo aver fatto tappa a Copenaghen. Il primo impatto con questo paese e la città è stato incredibile, già nel 1987 si percepiva la grande organizzazione, un senso di sicurezza abbastanza diffuso e una società multietnica già nel 1987, il mio primo parco a tema il Liseberg, i tanti musei i viali alberati e i primi semafori automatici per i non vedenti. Un esperienza bellissima, alla Svezia sono affezionato, ci sono stato spesso anche per lavoro, quando mi recavo negli stabilimenti Scania e Saab ed è ancora oggi il paese al mondo che ho visitato di più dopo gli Stati Uniti d’America. Buona giornata e Buon Viaggio

Giocavi a calcio? Ruolo?
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Una volta si chiamava centravanti di manovra oggi falso nueve, giocavo con il NR 8, ma segnavo moltissimo
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Io era ala/mezzala, ambidestro.
Un buon assist-man.
Ma non ero portato al sacrificio, per cui dopo i 15 anni mollai tutto.
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Io ho giocato fino in Promozione poi anche io dopo il militare mi sono rotto di fare tre allenamenti a settimana e ho preferito altri sport 😂😂😂😂
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“altri sport”
da camera
hahahah!!!
🙂
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😂😂😂
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La mia prima città al di fuori dell’Italia non è lontana da Ginevra: nel ’64 mio padre mi portò a visitare l’Expo di Losanna, che ai miei occhi di bambino (anch’io avevo 8 anni) parve essere il centro dell’universo. A Ginevra arrivai nel ’66; è una città che sento “mia”, anche perché ci ho vissuto per qualche tempo.
La scoperta della città svedese è molto più recente ed è legata all’attività di mia sorella al Göteborgsoperan (1996-98). Gli svedesi sono… particolari. Dice mio cognato: “Quando uno svedese viene a trovarti a casa tua, per prima cosa si stupisce di non trovare una carta geografica della Svezia appesa al muro nell’ingresso” 🙂
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Losanna mi colpì molti anni dopo, credo nel 1991, eravamo andati a trovare una cara amica che viveva a Yverdon, fioccava che era una bellezza, io ho mangiato a casa di Svedesi che in mio onore prepararono la pasta al ragù, bei ricordi nonostante la pasta, ciao Claudio sempre bei racconti
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Sei gentile, grazie 🙂
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