Viaggiare è come leggere un Libro d'avventura , ci si immerge completamente in culture sempre diverse , con tradizioni storiche meravigliose , con cibi dai mille sapori con fiori dai mille profumi e con il colore più bello , quello della libertà MWT
Dopo aver lasciato le montagne rocciose ci dirigiamo a sud verso Tsawwassen dalla quale costa ci imbarcheremo per il traghetto che ci porterà a Vancouver Island e a Victoria che sarà la nostra prima tappa in questa isola spettacolare che varrebbe un viaggio anche da sola. Qui ci fermeremo cinque giorni, tre li passeremo a Victoria che è anche la capitale del British Columbia e un giorno a testa tra Nanaimo e la selvaggia cittadina di Tofino nella parte nord occidentale dell’isola. Qui ci aspettano le orche e la natura selvaggia dello stretto di Juan de Fuca, aspettative altissime, anche se io spero di vedere l’aquila dalla testa bianca, simbolo del continente nord americano. Il viaggio lo racconterò dal vivo tra non molto e sarà molto più bello… Buon pomeriggio e Buon Viaggio
Ci lasciamo alle spalle le montagne rocciose e iniziamo a scendere di nuovo verso sud est, durante il tragitto ci fermeremo al bellissimo Mount Robson national park, l’ultimo parco nazionale del canada di questo viaggio. In serata arriveremo a Hope, piccola cittadina del British Columbia, tappa intermedia prima di imbarcarci il giorno alla volta di Victoria, nello splendido scenario di vancouver Island, dove pernotteremo quattro giorni e visiteremo i tre centri più importanti, Victoria, che è anche la capitale dello stato del BC, Tofino, selvaggia cittadina sulla costa ovest dell’isola e Nanaimo dalla quale ripartiremo alla volta della città di Vancouver. L’Isola di fronte allo stretto di Juan de Fuca, ci porterà a visitare le Orche e soprattutto la natura selvaggia di Vancouver Island, piena di spiagge lunghe spazzate da venti e maree, alcune di queste sono veramente spettacolari, il mio sogno su queste strade è quello di vedere per la prima volta dal vivo, l’aquila dalla testa bianca, simbolo iconico non solo degli indiani d’america, ma di tutto il continente nord americano. Buon pomeriggio e Buon Viaggio
Ripartiamo da Edmonton per raggiungere a parte nord delle montagne rocciose, il parco di Jasper ci attende. Questa è una delle tappe più lunghe del nostro on the road canadese, ma è una tappa talmente affascinante e dalle aspettative elevate che certamente ne varrà la pena. La tappa finale sarà Revelstoke e il suo bellissimo parco nazionale, con paesaggi tra i più belli del pianeta, ma prima di arrivare qui, percorreremo tutta la Icefield parkway, che in passato ci ha regalato incontri con gli orsi, tantissimi orsi che si vedono lungo la strada specialmente nella prima parte della giornata. Da qui in poi lasciamo la natura selvaggia delle montagne rocciose, per immergerci successivamente nella natura selvaggia e altrettanto meravigliosa delle acque dello stretto di Juan de Fuca, nella cornice di Vancouver Island…Buona giornata e Buon Viaggio
Ci lasciamo alle spalle il grande stato del Saskatchewan e rientriamo nello stato delle montagne rocciose, la nostra quarta tappa sarà Edmonton, capitale dello stato dell’Alberta dove ha sede l’univeristà dell’Alberta e non solo. prima di arrivare in questa città di frontiera ci fermeremo nello splendido parco nazionale di Elk Island, un gioiello poco prima di arrivare in città. Edmonton l’avevamo visitata di sfuggita nel 2018, nel nostro lunghissimo viaggio da Los Angeles alle montagne rocciose, era un cantiere unico e quindi ci aspettiamo di trovarla notevolmente migliorata e più bella, tanto che stavolta ci fermeremo anche per la notte, qui si respira ancora il profumo dela frontiera e soprattutto si mangia uno spettacolare Hamburger…Buon pomeriggio e Buon Viaggio
Era il 1998 quando atterrammo via londra in quella splendida e calda città che è Chicago, arrivammo in tarda serata con una brutta sorpresa, la società di noleggio ci ha chiesto il doppio rispetto alla cifra pattuita in agenzia a Milano, cosa fare ? Niente siamo andati in un’altra agenzia e abbiamo noleggiato l’auto ad un prezzo molto più basso, anche se più alto della cifra iniziale, fu qui che scoprimmo il drop off (la riconsegna in una località diversa da quella di noleggio). Che dire di Chicago, la più grande città del midwest, la città dove parte la Route 66 ( per questo motivo atterrammo a Chicago), la città che era stata devastata da Al Capone durante gli anni del proibizionismo, ma che quando arrivammo noi era senza dubbio la città di Micheal Jordan, stella dei Chicago Bulls e di tutto il movimento Nba, uno degli atleti più grandi di tutto il panorama sportivo mondiale, senza ombra di dubbio. La città si snoda lungo le sponde del lago Michigan, qui non biaogna assolutamente perdere il bellissimo millenium park e soprattutto Michigan avenue e il Michigan Avenue Bridge, anche se a Chicago lungo il Chicago river, il fiume che attraversa la grande città dell’Illinois di ponti ne troverete a decine. Il centro è punteggiato da grattacieli, tra i quali spicca la Willis Tower, una miriade di musei tra i quali il Field Museum che è il museo di storia naturale della città. Da qui parte la Route 66 che termina quasi quattromila chilometri più ad ovest, sul molo di Santa Monica a Los Angeles, una strada leggendaria che ormai conserva solo ricordi e qualche museo lungo la strada. Chicago è bellissima, il periodo migliore per visitarla è in tarda primavera, in inverno è spettacolare, ma potrebbe essere freddissima. Buona sabato e Buon Viaggio
Ci eravamo lasciati a Calgary, la città più grande dello stato dell’Alberta nel cuore delle montagne rocciose del versante canadese, dopo tre giorni tra parchi e natura selvaggia, arriviamo a Saskatoon, nello stato del Saskatchewan, sulle rive del south Saskatchewan river. Questa città è la più popolosa dello stato, popolosa da queste parti è un eufemismo, visti i 270mila abitanti circa. La città è un piccolo concentrato di modernità, l’abbiamo tenuta all’interno del nostro itinerario dopo aver scartato la capitale Regina dopo aver letto molto e visto alcuni filmati, le spettative sono alte, vedremo… Buona giornata e Buon Viaggio
La seconda tappa del nostro on the road tra il Canada dell’ovest sarà Calgary, una bella cittadina nel cuore delle montagne rocciose, la più grande delle città dello stato dell’Alberta. Calgary avremmo dovuto visitarla nel nostro primo viaggio da queste parti nell’ormai lontano giugno 2013, ma l’esondazione del Bow River ci costrinse a stare qualche giorno in più a Banff, visto che molte delle strade delle montagne rocciose non erano percorribili e che Calgary era sotto l’acqua, mi stupì la grande organizzazione nell’evacuazione della città, perirono due persone, ma la maggior parte dei cittadini si salvò grazie e soprattutto alla protezione civile. Siamo stati a Calgary un paio di giorni nel Settembre del 2018, ma non abbiamo visto molto, arrivavamo sempre stanchi in Hotel dal nostro peregrinare tra i parchi delle Rockies e complice la lontananza del nostro Hotel dal centro, ci siamo persi la bellezza di questa città. Ci riproviamo questa volta, abbiamo ben tre giorni da passare a Calgary e soprattutto questa volta il nostro Hotel è centralissimo e quindi non ci perderemo nessuna delle belle attrazioni di questo gioiello…Stay Tuned. Buona serata e Buon Viaggio
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Ci eravamo lasciata a Mauritius in quel gennaio del 1997, il mare in quel meraviglioso periodo era certamente il leit motiv dei nostri viaggi e quindi nell’estate dello stesso anno decidemmo per uno dei viaggi più intriganti di sempre, un bellissimo on the road (il terzo) nell’ovest degli States, con una bella settimana di relax sull’isola hawaiana di Oahu. Proprio qui si trova Honolulu uno dei miei sogni di viaggiatore, la città di Pearl Harbour e della bellissima valle di Waimea è stata la città che ci ha ospitato per circa una settimana, Waikiki e i suoi locali colorati, le spiagge sulla costa nord est come Hanauma bay, il vulcano estinto di Diamond Head, tante belle cose e soprattutto un clima più piacevole rispoetto a quello degli Stati Uniti, qui il vento leggero è l’amico più fidato dei surfisti di tutto il mondo che qui sulla costa nord dell’isola cavalcano le onde giganti, nella patria del Surf. Ricordo altresì, i tantissimi viaggiatori che affollavano l’isola, molti provenienti dal Giappone, che non è poi così lontano da queste acque splendide dei mari del sud, tanti che in alcuni luoghi è stato veramente impossibile goderseli, come una mattina sulla splendida baia di Hanauma, con un vulcano estinto come fondale, dove arrivammo alle sette del mattino per evitare la folla oceanica che di li a poco inondarono questa mezza luna di sabbia( oggi mi sembra che ci sia un numero chiuso e bisogna pagare l’ingresso). Un altro ricordo è legato ai capelli d’angelo saltati coni pomodorini di un eccellente ristorante italiano proprio sotto il nostro Hotel, gli italiani sono ovunque per davvero. Buona giornata e Buon Viaggio
Il 1997 è stato un anno meraviglioso, aperto a gennaio con il viaggio alle Mauritius, quindi la dodicesima città della mia vita è stata la capitale dell’arcipelago africano nell’oceano indiano: Port Louis. Nel cuore della capitale mauriziana, il clou è centramente il Central market, un esplosione di colori e di profumi tipici di questi luoghi, le spezie soprattutto sono un caleidoscopio impressionante, ma anche tessuti e tanto altro ancora. Noi noleggiammo per un giorno una vettura in modo da visitare alcune delle più belle attrazioni dell’isola, come le spiagge di Flic & Flac e quella meravigliosa di Trou aux biches, ma anche il giardino botanico nel cuore di Port Louis non è niente male. Poi ci sono le terre colorate di Charmarel, che insieme al mare sono la vera attrazione di queste isole splendide. Ho un ricordo chiassoso di questa città e un ricordo dolce del mare di Mauritius…Buon pomeriggio e Buon Viaggio
La prima tappa del nostro on the road tutto canadese è Vancouver, di questa deliziosa città ho parlato moltissimo in questi anni, ci siamo stati due volte prima di questo viaggio, la prima volta senza Rebecca nel 2013 rimanemmo estasiati, la seconda invece nel lunghissimo nostro viaggio attraverso la panamericana da Los Angeles alle montagne rocciose del versante canadese, quella volta Vancouver ci respinse, pioveva talmente tanto che riuscimmo a cenare in un buon ristorante di Robson Street, ma il giorno dopo decidemmo di lasciare la città per proseguire per Seattle. Qui il giorno del nostro arrivo dopo un lungo viaggio che inizierà più o meno alle 3 del mattino, orario di partenza da casa per arrivare in aereoporto le classiche due ore prima, poi volo per Francoforte dove sosteremo per qualche ora in attesa di imbarcarci per il volo che ci porterà da questa parte del continente americano dove arriveremo nel primo pomeriggio, giusto il tempo di ritirare la nostra auto( prezzi alle stelle rispetto a cinque anni fa) e andare a prendere possesso della camera dell’hotel che abbiamo già prenotato. Una doccia rigenerrante e lunga passeggiata a Granville Island e quattro passi a Chinatown in serata, poi complice il jet leg saremo costretti ad andare a nanna presto( chissà a che ora), l’indomani però immagino già che alle tre del mattino, per lo stesso JL, saremo già in auto in direzione di Kamloops. Ci vogliono solitamente un paio di giorni per smaltire il fuso, Rebecca invece se la cava meglio di noi, anche percè lei riesce a dormire alla grande in aereo, io invece faccio un po più fatica dato la stazza. Fortunatamente faremo gli ultimi tre giorni a Vancouver per visitare un po di cose che non abbiamo visto nelle nostre puntate precedenti da queste parti…Buona serata e Buon Viaggio