Mentre leggo ogni tanto qualche pagina di Post Punk di Simon Reynolds, un bel mattoncino che però parla del meglio della musica degli anni settanta e ottanta, ho iniziato a leggere due libri, uno è la macchina del tempo di H.G. Wells, l’altro è un bellissimo libro di Stefano Benni: Margherita dolcevita. Non credo ci siano libri e storie dello scrittore bolognese che non rapiscono il lettore, questa storia però è un bellissimo spaccato di quello che potrebbe essere la società di oggi. La piccola Margherita è l’unica che non subisce il fascino dei nuovi vicini, tutti proiettati al consumismo, in famiglia cadono tutti in una sorta di incantesimo verso questi nuovi vicini, che non amano riciclare, non amano aggiustare e non amano gli alberi e le piante vere, tanto da averne di finte nel giardino e in casa. Una storia divertente ed esilarante in pieno stile Benni. Buona sera e Buon Viaggio

Segno
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Meraviglioso. Di Benni non ne perdo uno. È uscito qualche anno fa.
Lui è uno degli scrittori che non ho mai abbandonato negli anni.
Per la morte di Inge Feltrinelli ha scritto un libro illustrato per commemorare la morte di questa splendida donna raccontandone la vita: “la bambina che parlava ai libri”…commossa!
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Mi unisco al tuo commento. Benni è un Maestro di scrittura, non li ho tutti ma ne ho molti, quello di Margerita è stupendo e lo rileggo di tanto in tanto.
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Anche io ogni tanto ne compro uno, lo trovo decisamente incisivo e divertente
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La sua fantasia mi ha portato in posti pieni di dubbi e pensieri pur ridendo.
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