Machu Picchu e gli imperi d’oro del Perù

Fino al 19 di febbraio del 2023 al Mudec di Milano, c’è un bellissimo allestimento con alcune opere manufatturiere degli Inca. Oggetti utilizzati per i sacrifici, vasellame ornamenti e gioielli arrivati sino ai giorni nostri e conservati presso il museo Larco di Lima, capitale peruviana. Alcuni monili sono di una bellezza da lasciare senza parole, i vasi sembrano prodotti ai giorni nostri così come le brocche e i coltelli utilizzati dai sacerdoti. Si, perchè durante i duelli, il perdente veniva preparato per essere sacrificato agli Dei e quindi dopo il sacrificio veniva venerato come essere sacro, una civiltà lontanissima sotto alcuni punti di vista. Per concludere una volo interattivo con la realtà aumentata sopra il sito di Machu Picchu, che però ha un costo a parte. Un bellissimo punto di vista storico su una delle civiltà più antiche del sud america. Buona giornata e Buon Viaggio

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Una bella iniziativa

Vi dicevo questa mattina che sarei stato al PAC, il padiglione d’arte contemporanea a Milano, per la rappresentazione fotografica: Ri-Scatti a cura di Diego Sileo, con il sottotitolo: Per me si va tra la perduta gente. Un lavoro fotografico dai detenuti e della polizia penitenziaria dei carceri milanesi, di Opera, Bollate e San Vittore oltre all’istituto di pena minorile Beccaria. Uno spaccato di quotidianetà dal carcere, attraverso alcuni scatti e alcuni racconti, che non vi lasceranno inddifferenti, soprattutto vi lasceranno un profondo senso di ingiustizia. Non c’è solo il sovraffolamento degli istituti di pena, tra i problemi del regime carcerario italiano, ma anche, spesso, la consapevolezza che dal carcere non si esce migliorati, anzi spesso si esce, quando si esce in condizioni peggiori. Sino a Sabato 6 Novembre, tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:30. Buona pomeriggio e Buon Viaggio

Milano ‘68 una mostra da non perdere

Dura sino al 14 luglio , quindi bisognerebbe affrettarsi!

Una mostra che racconta il ’68 visto con gli occhi degli studenti di allora ;tutto in realtà parte dall’occupazione della facoltà di architettura diMilano nel gennaio del 1967 e da lì un’ escalation incredibile , mentre il mondo sta completamente cambiando.

Uno spaccato di fine anni sessanta raccontato attraverso libri , dischi e prime pagine dei giornali del tempo .

Se siete in giro per Milano , fate un salto alla biblioteca Sormani , non ve ne pentirete ; male che vada perderete solo un’oretta , anche perché la mostra è gratuita ….

Buon pomeriggio e Buon Viaggio!