Murder Story

I nostri viaggi oltre a farci bene sotto tutti i punti di vista, sono spesso esperienze formative, tutto ciò che accade in un viaggio rimane nei nostri cuori e nella nostra memoria, pronti ad uscire al primo granello utile.

Nel Novembre del 2000, trovandoci a New York tra una scarpianta e l’altra decidemmo di andare a vedere una messa Gospel, prenotammo per la messa della domenica successiva all’Abyssinian Baptist Church sulla 138 th. Il mito di Harlem e le sue contraddizioni, come gli Stati Uniti ovunque. come il mondo ovunque.

La Domenica prendiamo la metro e scendiamo sulla 135th, ci facciamo qualche “blocco” sulla  Lennox Avenue e arriviamo a destinazione, ci mettiamo in fila e dopo circa un ora entriamo, prendiamo posto sulla gradinata alla destra del palco, uno spettacolo, vi consiglio vivamente se andate a New York di partecipare ad una messa Gospel, c’è un atmosfera che nelle chiese cristiane non esiste. Dopo circa un ora di canti e battesimi nella vasca della chiesa, usciamo e mentre ci avviamo verso la metropolitana, troviamo una scena che all’inizio ci sembra un film. Una strada bloccata e delimitata dal nastro giallo della polizia di New York, un omicidio probabilmente, una vecchietta, che sembra la mamma di Willy il principe di Bel Air (se lo avete visto sapete di cosa parlo), un mia amico che le si avvicina ed in perfetto Italiano  le chiede cosa è successo e la signora in perfetto Inglese che racconta ciò che ha visto o ciò che le è sembrato di vedere. Se non ci fosse stato di mezzo un morto ci sarebbe stato da ridere. Certe esperienze non sono obbligatorie, ma questa è la vita, questo è il nostro mondo. Buona giornata e Buon Viaggio

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Una storia che non mi piace

Generalmente non mi piace la caccia, voi direte: chi se ne frega. Generalmente mi limito ad insultare qualche cacciatore da lontano quando, ahimè mi capita di incontrarne in giro per i campi o i boschetti dietro casa ho qualche “amico” che pratica questa porcheria, mi dispiace molto per lui  ma stamane, mentre sfogliavo virtualmente il corriere, mi è capitato di vedere questa foto, sopratutto ho letto l’articolo che parlava di questa giovane lupa impallinata da un cacciatore; cosa posso dire se non continuare a manifestare il mio disprezzo ? Possibile che non riusciamo a creare delle aree protette dove gli animali possano vivere indisturbati e soprattutto possibile che la caccia ancora oggi sia considerata alla stregua di uno sport ? …Lo so, gli animali muoiono in tutto il mondo, gli esseri umani muoiono ogni giorno, alcuni uccisi barbaramente dai propri simili, ma questa è un’altra storia …Buon pomeriggio e Buon Viaggio

Ps : La foto non la pubblico , anzi la cancello anche dai miei file