Cities of mine part 9

Di New York ne avete sentito parlare spesso tra le pagine di questo blog, ne sentirete parlare certamente ancora, la mia prima volta nella grande mela è stata nell’agosto del 1992, una toccata e fuga prima di volare a Montego Bay, tanto che non vedemmo praticamente nulla, se non qualche angolo di Manhattan che riamane nebbioso nella mente come tutto quel viaggio. La mia prima “vera” è stata invece nel settembre del 1995, un’altra vita, un altro mondo e si perchè le twin towers erano ancora al loro posto e il mondo nonostante non fosse proprio come lo vorremmo era comunque diverso. Il viaggio comprendeva un on the road nella costa est e una decina di giorni di mare in quell’altro paradiso che era Playa del Carmen nello Yucatan stato caraibico del Messico. Bei ricordi quelli di New York, la prima volta sotto i grattacieli, la famosissima fifth avenue, times square( che ho visto cambiare spesso negli anni), le vie di SoHo e Tribeca e in lontananza la Statua della Libertà, i tombini fumanti e le luci dei grattacieli sempre accese. New York mi ha accolto sette volte, la città che ho visto di più al mondo, una delle mie preferite insieme a Roma e come Roma fuori classifica, Roma per i suoi monumenti e la sua storia, New York per i suoi grattacieli e per ciò che rappresenta nel mondo di oggi…Buona giornata e Buon Viaggio

Shuttle Enterprise Flight To New York (201204270017HQ) by NASA HQ PHOTO is licensed under CC-BY-NC-ND 2.0
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Murder Story

I nostri viaggi oltre a farci bene sotto tutti i punti di vista, sono spesso esperienze formative, tutto ciò che accade in un viaggio rimane nei nostri cuori e nella nostra memoria, pronti ad uscire al primo granello utile.

Nel Novembre del 2000, trovandoci a New York tra una scarpianta e l’altra decidemmo di andare a vedere una messa Gospel, prenotammo per la messa della domenica successiva all’Abyssinian Baptist Church sulla 138 th. Il mito di Harlem e le sue contraddizioni, come gli Stati Uniti ovunque. come il mondo ovunque.

La Domenica prendiamo la metro e scendiamo sulla 135th, ci facciamo qualche “blocco” sulla  Lennox Avenue e arriviamo a destinazione, ci mettiamo in fila e dopo circa un ora entriamo, prendiamo posto sulla gradinata alla destra del palco, uno spettacolo, vi consiglio vivamente se andate a New York di partecipare ad una messa Gospel, c’è un atmosfera che nelle chiese cristiane non esiste. Dopo circa un ora di canti e battesimi nella vasca della chiesa, usciamo e mentre ci avviamo verso la metropolitana, troviamo una scena che all’inizio ci sembra un film. Una strada bloccata e delimitata dal nastro giallo della polizia di New York, un omicidio probabilmente, una vecchietta, che sembra la mamma di Willy il principe di Bel Air (se lo avete visto sapete di cosa parlo), un mia amico che le si avvicina ed in perfetto Italiano  le chiede cosa è successo e la signora in perfetto Inglese che racconta ciò che ha visto o ciò che le è sembrato di vedere. Se non ci fosse stato di mezzo un morto ci sarebbe stato da ridere. Certe esperienze non sono obbligatorie, ma questa è la vita, questo è il nostro mondo. Buona giornata e Buon Viaggio

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Museum Mile, New York

Se vi trovate nella ” Nella grande Mela”(adesso finalmente è di nuovo possibile) come viene anche chiamata New York, sappiate che sulla Fifth Avenue, nel tratto che va dalla 79th e la 106th Street, si concentrano alcuni tra i più importanti musei del mondo in quello che viene definito come “Museum Mile”. Il Metropolitan Musuem of Art, La Neue Galerie e il Salomon Guggenheim Museum, in quello stupefacente edificio a spirale uscito dalla mente di  Frank Lloyd Wright. Opere strabilianti e collezioni vastissime sono un ottimo motivo per visitare questi Musei e passare una bella giornata  in questa area della città.Tutto intorno, la città si muove a volte sorniona, talvolta aggressiva come solo New York è capace di essere. Qui nell’Upper East Side tutto è contrasto, con la ricchezza degli edifici, i negozi della Upper West Side e la confusione che regna ad East Harlem dove le comunità latino americane sono sempre in fermento, al centro la parte settentrionale di Central park con la calma imperturbabile  del Reservoir, dove si rispecchiano le facciate dei condomini circostanti . Buona giornata e Buon Viaggio

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Memories of Baptist Church

Chi mi conosce sa benissimo che non sono un uomo di chiesa, anzi la chiesa come istituzione non mi piace per niente, poi capisco che i preti e le suore sono uomini e donne come tutti noi e quindi c’è il marcio e il bene come ovunque. Dicevamo che non sono un uomo di chiesa, ma che spesso entro nelle chiese e nel templi di tutte le religioni, per ammirarne la magnificienza e spesso le meraviglie artistiche che nascondono al loro interno. Oggi mentre mettevo in ordine alcuni ricordi di viaggi lontani, mi è capitata in mano, la brochure di una chiesa battista di New York, dove in una fresca domenica del lontano novembre 2000, abbiamo assistito ad una messa gospel. Ricordo ancora tutto di quella mezza giornata, compreso l’omicidio avvenuto a qualche passo dall’edificio proprio in pieno giorno. Le messe gospel sono una bella esperienza e l’Abyssinian Baptist Church è un bella chiesa al 132 di Odell Clark Place, nel cuore di Harlem. Avete mai partecipato ad una messa di questo tipo? Buona giornata e Buon Viaggio

Why Big Apple

Molte sono le leggende metropolitane che raccontano di questo nick, quella che mi piace di più è quella secondo la quale i musicisti Jazz, negli anni trenta definivano suonare in un club di New York: una grande mela, per sottolineare che veniva pagata bene. Addirittura c’era un club chiamato “Big Apple Night Club”, aperto nel 1934 Bertram Errol Hicks all’angolo tra la 135th e la 7 Avenue, che insieme alla moglie Adelaide Hall, grande cantante Jazz di quesgli anni, ospitavano i più grandi musicisti della scena newyorchese e non solo. Ma ce ne sono molte di leggende che parlano di Big Apple, ognuno può scegliere quella che vuole, tanto per rimanere con gusti diversi. Buona giornata e Buon Viaggio

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Books for Travelers “ Sulle spalle dei giganti “ Kareem Abdul Jabbar

Ne avevamo già parlato qualche mese fa , prima dell’uscita in Italia , finalmente è arrivato il libro che aspettavo più di tutti , il racconto serio della vita di un grandissimo uomo , che ha avuto la fortuna di essere anche un grande giocatore di Basket , uno che non si è limitato a vincere titoli , ma che si è sempre schierato dalla parte giusta della barricata , un gigante, Kareem Abdul Jabbar . Buona serata e Buon Viaggio