Mentre leggo ogni tanto qualche pagina di Post Punk di Simon Reynolds, un bel mattoncino che però parla del meglio della musica degli anni settanta e ottanta, ho iniziato a leggere due libri, uno è la macchina del tempo di H.G. Wells, l’altro è un bellissimo libro di Stefano Benni: Margherita dolcevita. Non credo ci siano libri e storie dello scrittore bolognese che non rapiscono il lettore, questa storia però è un bellissimo spaccato di quello che potrebbe essere la società di oggi. La piccola Margherita è l’unica che non subisce il fascino dei nuovi vicini, tutti proiettati al consumismo, in famiglia cadono tutti in una sorta di incantesimo verso questi nuovi vicini, che non amano riciclare, non amano aggiustare e non amano gli alberi e le piante vere, tanto da averne di finte nel giardino e in casa. Una storia divertente ed esilarante in pieno stile Benni. Buona sera e Buon Viaggio













