Anche se negli ultimi anni il paese del centro america è diventato uno dei luoghi più pericolosi della terra, non ha ‘perso per niente il suo fascino e ci sono ancora aree del paese dove si può girare con una relativa tranquillità, questa parte di Messico, si presta a un viaggio “on the road” che può finire con qualche giorno di relax sulla parte Caraibica del golfo affacciato sul mar dei caraibi, da sempre meta di turisti, specialmente americani. Qui tra Mexcal e Tequila, tra una pietanza messicana e l’altra sorgono molti dei più bei siti Maya di tutto il paese, per esempio a circa ducento chilometri dalla capitale dello stato dello Yucatan Merida, si trova una delle meraviglie del nostro pianeta, il sito Maya più conosciuto al mondo: Chichen Itza.
La grande Piramide simbolo di questo sito archeologico, dedicata al grande capo Kukulkan, rappresentato dalla forma di un lunghissimo serpente, che durante il solstizio di primavera, tra la luce e le ombre pomeridiane sembra in movimento e in circa trenta minuti scende sino alla base della piramide, uno spettacolo molto particolare dato dall’allineamento della Piramide. Il Sito di Chichen Itza è sotto la protezione dell’Unesco è stato dichiarato patrimonio dell’umanità nell’ormai lontano 1988 . Come in tutti i siti culturali di epoche passate, questo luogo ha qualcosa di mistico e di surreale, un luogo incantevolmente e incantato, da visitare con rispetto. Sono venuto da queste paeri in un estate caldissima del 1995, non avrei mai immaginato che non sarei più tornato in Messico, chissà…Buona giornata e Buon Viaggio.










