Signals From The Planet ” Check Point Charlie ” Berlin

Chissà come doveva essere Berlino ai tempi del muro e della guerra fredda, quando nelle Germania dell’est si viveva una vita nettamente diversa da quella che si viveva dall’altra parte del muro. Quelli della mia generazione hanno fatto in tempo a conoscere la DDR, almeno sotto l’aspetto dello sport, io ricordo per esempio Rainer Ernst, giocatore dell’allora Dinamo Berlino che dopo la caduta del muro giocò anche in Francia nel Bordeaux, ricordo anche molti altri sportivi squalificati per doping e soprattutto ricordo la felicità allla caduta del muro quando molte famiglie poterono riunirsi e molti amici si ritrovarono, che sia stato meglio o peggio solo il tempo lo dirà, ma io sono per i ponti e non per i muri ” Die Maur muss weg “. Questo è il cartello che ancora oggi torverete nei pressi del Check point Cahrlie, quello che divideva il settore americano della Berlino Ovest da quello Sovietico della Berlino Est, non so a voi, ma a me nonostante tutto gli anni della guerra fredda mi sembrano persino migliori di quelli di oggi, ma ovviamente mi sbaglio…Buona Domenica e Buon Viaggio

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Signals From the planet ” Sedona” Arizona

Se siete amanti della cultura New Age ci sono due luoghi negli States che fanno per voi, una è Santa Fe, capitale dello stato del nuovo messico, costruita tutta in stile Adobe, come i pueblos degli indiani che vivevano in queste terre, l’altra è Sedona, splendida cittadina nel deserto dell’Arizona. Ci troviamo non lontano da Flagstaff e dalla Coconino National Forest, qui le rocce sono tutte rosse e i tramonti spettacolari, nel centro cittadino ci sono moltissime gallerie d’arte e i negozi che vendono oggetti di ogni tipo, appena fuori dal centro partono tutti i sentieri diretti nello splendido scenario del Red Rock State Park, di certo l’attrazione più famosa di questo gioiello dell’Arizona, lungo l’interstate 17, quella che porta a Phoenix. Se avete in mente un viaggio nel sud ovest degli States, non lasciate fuori questa zona, l’arenaria rossa che circonda questo centro è semplicemente meravigliosa. Buona giornata e Buon Viaggio

Signals from the Planet “Kingman Arizona”

Percorrendo la Mother Road in direzione Los Angeles, dopo Flagstaff  troverete uno splendido cartello, vuole dire che siete arrivati nella cittadina di Kingman, in Arizona nel bel mezzo della Route 66, cielo terso e caldo torrido nel periodo estivo, fanno da sfondo a questo pittoresco centro, continuando sulla 66 arriverete direttamente a Santa Monica oppure svoltando sulla US 93 North potreste deviare e andare a tentare la fortuna a  Las Vegas. Kingman è una piccola città che ha vissuto il suo massimo splendore a metà dell’ottocento durante la corsa all’oro che coinvolse tutto l’ovest nord americano, dal sud dell’arizona alle bianche distese dello Yukon in Canada, sino ad arrivare in Alaska, oggi è uno dei tanti centri con un museo che racconta la vita durante la ” Gold Rush “, ma soprattutto racconta la storia della strada più famosa d’america, quella route 66 cantata e raccontata da molti…Buona giornata e Buon Viaggio

PS: Uno dei miei cartelli preferiti in Assoluto

Signals From The planet ” Klondike Gold Rush”

Gli americani sotto questo punto di vista sono avanti anni luce, senza ombra di dubbio, tutto è segnalato a dovere. Questo è il cartello che segnala il museo della corsa all’oro del Klondike, che a me ricorda tantissimo Zio Paperone e le sue storie su quella parte di mondo che ci appariva lontano, ma che in realtà ormai con l’aereo è quasi dietro l’angolo. Siamo a Seattle, non lontano dal confine canadese del British Columbia, da qui ci sono almeno duemila migla prima di arrivare alle porte dello Yukon, uno degli stati famosi appunto per la corsa all’oro di fine ottocento, qui a Dawson City si possono ancora rivivere quelle emozionanti spedizioni con le slitte in inverno e a cavallo nei brevi periodi estivi, per gli amanti del selvaggio west questo è un buon punto di partenza per godersi la parte più selvggia del continente nord americano, magari ascoltando Nirvana, Soundgarden e Pearl Jam. Buona giornata e Buon Viaggio

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Signals From The Planet ” Tsunami evacuationo route”

Un po in tutto le zone del nord ovest degli Stati Uniti abbiamo trovato questi cartelli, sono posizionati in prossimità di spiagge lungo la costa, soprattutto negli stati di Washington e Oregon, questo per esempio lo abbiamo fotografato lungo la bellissima strada che collega Charleston e Bendon, due delle più belle località della costa dell’oregon, uno degli stati più belli in assoluto di tutto il Nord America. Buon pomeriggio e Buon Viaggio

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Signals from the Planet “Oregon Trail”

Uno dei cartelli ai quali sono più affezionato, semplicemente perchè mi ricorda un viaggio in particolare, il primo con Lella, lungo le strade dell’ovest americano e se mi giro un attimo mi accorgo che il tempo è implacabile…

Uno dei sentieri “storici” del vecchio West, dalle praterie de Missouri sino alle coste dell Oregon, il cartello lo incontrerete spesso dallo stato del Missouri sino alle coste del pacifico. In molti hanno attraversato questo sentiero dei pionieri specialmente a metà del ottocento, oggi è ancora una pista storica, affiancata da grandi arterie stradali Gli anni cambiano e le migrazioni negli States non si sono fermate, ma non si fanno più su un carro trainato da buoi o cavalli, ma in aereo o semplicemente attaversando le frontiere di Canada e Messico. Buona Giornata e Buon Viaggio

Signals From the Planet “ Langhe e Roero “

Giusto per rimanere in tema di gusto ed eccellenze del nostro paese, qui si producono formaggi e vino di altissimo livello, Barolo,Barbaresco e Barbera, ma anche dolcetto, sono ormai riconosciuti in tutto il mondo per la loro qualità, vini rossi eccellenti. Ma anche tra i formaggi non si scherza, ma questa era anche la terra di Cesare Pavese e quindi perché non fare una scappata in quel di Santo Stefano Belbo per rivivere la vita del grande scrittore piemontese ? Ve lo consiglio vivamente. Buon pomeriggio e Buon Viaggio

Signals From the Planet ” Revelstoke”BC Canada

Questo è il cartello che indica il City Centre di Revelstoke, piccolo centro sulla Trans Canada Highway, nel bel mezzo delle montagne rocciose. Revelstoke si trova nello stato della Columbia Britannica, non lontano dal bellissimo parco di Glacier, che non ha però niente in comune con il parco internazionale di Glacier/Waterton che è l’unico parco internazionale tra Canada e Stati Uniti d’america. siamo proprio sotto il Mount Revelstoke National Park, uno dei tantissimi parchi che si trovano tra gli stati del British Columbia e dell’Alberta, una delle zone del pianeta dove mi trasferirei molto, ma molto volentieri, questa sarà la tappa che ci porterà fuori dalle montagne rocciose e soprattutto ci permetterà di visitare il parco nazionale del Monte Revelstoke, qui nonostante ci siamo passati un paio di volte ci siamo fermati solo una volta per un veloce pranzo nel meraviglioso Giugno del 2013, quest’anno invece pernotteremo qui, tra i Grizzly e le alci…Buona giornata e Buon Viaggio

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Signals From The Planet “South Dakota”

Nello splendido scenario delle Black Hills, si trova uno dei luoghi più amati dagli americani, il Mount Rushmore, dove le granitiche facce dei quattro presidenti, viste da vicino, sono ancora più impressionanti. Siamo in South Dakota, nelle grandi praterie americane, in uno dei luoghi più affascinanti d’america, non lontano da qui, da anni si sta tentando faticosamente di finire il monumento a Crazy Horse, cavallo Pazzo, celeberrimo capo indiano, considerato l’ultimo Sioux. Se attraversate le grandi pianure, non perdetevi i Presidenti, Jefferson, Washington, Lincoln e Theodore Roosevelt sono incredibili, credetemi, tra le facce scolpite nel granito potreste vedere anche la faccia di Donald, imbronciato come un bambino al quale hanno rubato le caramelle, visto il risultato delle elezioni di mid term. Buona giornata e Buon Viaggio

Signals from the Planet ” Check point Charlie “

Non so se fosse meglio ill mondo della Berlino divisa, di certo il mondo dei due blocchi si guardava con diffidenza, ma evitava spesso escalation pericolose, almeno sino al 1990, anno della guerra in Kuwait. Di certo la Germania e il mondo che uscirono dalla seconda guerra mondiale fu terribile, un mondo devastato con oltre settanta milioni di morti e città semidistrutte in tutta Europa, proprio il vecchio continente rimane il campo sul quale le due superpotenze si sono sempre confrontate, la mia idea è sempre la stessa, come una partita di calcio dovrebbero fare la guerra Russia e Stati Uniti, una volta in territorio americano e una volta in quello russo, oppure nel bellissimo scenario del mar di Bering che vede i due paesi quasi toccarsi. Il cartello in questione si trova in Friedrich strasse a Berlino, dove sino alla caduta del muro, nel 1989 si passava dalla parte occidentale a quella orientale della capitake tedesca (prima di allora era Bonn), oggi ci si va solo per fare le foto ricordo. Buona giornata e Buon Viaggio

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